Era emozionato. Finalmente era passato un’anno, il tempo minimo necessario perche’ la cosa funzionasse. Era la sesta volta che lo faceva, e ogni volta aveva annotato le sue emozioni in un quaderno che custodiva gelosamente in una piccola scatola nascosata dentro l’armadio della camera da letto. Era il suo segreto, e nessuno sapeva che si sottoponeva alla procedura cosi’ spesso, in maniera cosi’ ripetuta e cosi’ metodica, sempre alla stessa maniera. Avrebbero pensato che fosse pazzo. Invece no, lui si godeva tutte le emozioni ogni volta, e nel suo quaderno c’erano segnate precisamente quali esse fossero , suddivise per anno , nei dettagli.

La procedura era completamente indolore, se non si considera l’anestesia totale e il successivo periodo di riabilitazione che durava un paio di giorni. All’ufficio dove lavorava diceva che quei due giorni gli servivano per andare a trovare una vecchia zia, nessuno ovviamente era interessato alla cosa, e nessuno notava nulla quando lui tornava. Di fatto l’operazione era estremamente sicura, precisa e di affidabilita’ completa. Il trucco era cercare di lasciare meno dettagli possibili in giro, cosi’ sarebbe stato piu’ bello il tutto, e lui era meticoloso nel farlo. Aveva preparato le istruzioni, chiare, specifiche, e sapeva gia’ che tutto sarebbe andato bene, c’era gia’ passato altre cinque volte, e solo una volta si era rovinato il divertimento perche’ non aveva seguito le istruzioni alla lettera, anche se a conti fatti, se lo era rovinato veramente di poco. Ma tante’.
Arrivo’ alla clinica, saluto’ la segretaria che era la stessa da quattro anni, quella che c’era prima non gli piaceva per niente, era troppo ficcanaso, e lo guardava con uno sguardo obliquo appena leggeva la cartella. Questa invece sorrideva, pareva quasi che capisse perche’ lo faceva e quasi lo invidiasse. L’operazione non era a buon mercato, in genere era utilizzata per motivi ben piu’ seri e malattie gravi, ma era tollerato anche l’utilizzo che ne faceva lui, bastava solamente avere i soldi per permetterselo. E lui risparmiava tutto l’anno, non faceva ferie proprio per raccattare la somma necessaria all’intervento. A dire il vero c’erano alcune persone che facevano la stessa operazione per motivi... diciamo ben piu’ futili,una delusione amorosa, una cotta per qualcuno andata a male, anche se una commisione medica era incaricata di analizzare tutte le richieste per sottoporsi all’intervento e a dare un giudizio positivo sulla cosa, che di solito avveniva senza troppi problemi, visto che di fatto c’era anche una fiorente industria illegale che forniva lo stessa operazione a costi lievemente minori. A lui non interessavano le cose illegali, primo perche’ la sua domanda era regolarmente accettata anno dopo anno, secondo perche’ erano stati segnalati dei problemi nelle cliniche illegali , problemi e conseguenze con i quali lui non voleva aver niente a che fare. Piccoli danni, e’ vero, ma perche’ rischiare? Comunque alla fine l’operazione era alla portata di chiunque, inu na maniera o nell’altra. Attese di essere ricoverato, e poco dopo arrivo’ il medico che conosceva gia’, con il quale scambio’ due chiacchere di circostanza. Il dottore noto’ che era la sesta volta, e commento’ che doveva proprio piacergli, se lo faceva in maniera cosi’ metodica, e lui rispose che era la sua passione piu’ grande, e che grazie all’operazione riusciva a godersela sempre di piu’. Il dottore riempi’ la sua scheda, poi gli strinse la mano, e disse che era l’ora di andare. Aveva fatto tutte le analisi le settimane precedenti, e alla clinica erano efficenti e veloci. L’unico inconveniente dell’operazione , almeno dal punto di vista estetico, era la necessita’ di radere completamente i capelli. A lui non dispiaceva, teneva comunque durante l’anno una capigliatura molto corta in ogni caso, e l’operazione combaciava con l’inizio dell’estate, che gli permetteva di giustificare il taglio piu’ radicale come preventivo per la calura che spesso era insopportabile. Arrivo’ l’anestesista, che sorrsie, mentre si avvicinava con la siringa in mano. Era tutto pronto. Al suo risveglio, dalla sua mente sarebbero stati cancellati tutti i ricordi musicali appartenenti ai Beatles, la sua conoscenza delle canzoni, dei pezzi, della storia del gruppo, tutto cancellato completamente, senza che l’operazione andasse a toccare gli altri ricordi. La macchina che aiutava il medico era in grado di risaldare i ricordi collegati con giunte che sembravano dei lapsus, quindi l’integrita’ della sua memoria era preservata, solo cio’ che voleva lui era cancellato completamente. E quello che voleva lui era riscoprire i fab four, ancora ed ancora, reinnamorarsi delle parole e della musica, scoprire come il genio del quartetto di liverpool fosse maturato dagli esordi pop fino alla fine psichedelica e grandiosa di sgt pepper. Aveva un’anno di tempo per riscoprirli. Poi tutto sarebbe ricominciato. Ancora ed ancora ed ancora.