Storia di M
C’era una volta una principessa dark che viveva in una casa di periferia. Come ogni principessa dark, M era anche un po’ una strega, e come tutte le principesse dark che sono anche un po’ streghe aveva nessun insegante, la magia l’aveva imparata crescendo. Dentro di se, in fondo in fondo, sapeva di essere speciale, ma non era una di quelle cose che si dicono in giro,neanche una di quelle cose che avresti il coraggio di dire ad alta voce.
M viveva in una casa di periferia, in un quartiere disadattato che anche nei ricordi rimaneva in bianco e nero, sporco, deprimente e con una tendenza a rifuggere il sole mentre l’estate pareva irreale. In effetti era irreale, ma d’altronde la zona era in mano alla band degli hiphop breakers, e tutto poteva essere questo gruppo di persone tranne che normale.
M passava molto tempo a pettinarsi davanti al grande specchio che aveva in camera, guardando la sua immagine riflessa, con distaccato pessimismo, senza mai guardarsi negli occhi. I capelli corvini e gli occhi azzurri erano contrastanti due volte dal colore bianchissimo della sua pelle.
M si preparo’ per uscire, ripassando mentalmente le formule magiche che l’avrebbero protetta dall’attacco degli hiphop brakers. Aveva diverse magie a disposizione, la potenza del dark era enorme e ancora quasi tutta da scoprire, ma sufficenti per contrastare quei mentecatti con la mentre e i timpani brucati dalla musica assordante che ascolavano.

Appena giunta in strada, da lontano vide un gruppo di tre breakers, anzi, piu’ di vederli, li senti’ da lontano, avevano il loro solito megastereo da 15 kg sulle spalle con lucine e bassi superpompati che facevano rimbombare l’asphalto; nella tasca posteriore, era ben visibile lo spray per le tag. Tutto il quartiere era inondato dalle tag degli hiphop breakers, e stavano anche incominciando ad allargarsi ai paesi vicini. Erano inesorabili, tantissimi e determinati.
Appena la videro,smisero di dipingere il muro , si scambiarono uno sguardo di intesa ed iniziarono la camminata da Sfida, dinoccolata e fluida a tempo con la canzone che avevano come sottofondo.
M si incammino’ veloce nella direzione opposta, ma i guappi breakers erano palestrati, con le leve lunghe e praticavano giornalmente il basketball; in breve circondarono la principessa dark con la loro presenza ingombrante quanto lo stereo e la musica che stava andando in distorsione per via delle batterie basse (in altre circostanze sarebbe stato inaccettabile, ma a cospetto del nemico era trascurabile).

Senza neanche accennare uno scambio di opinioni o battute, si misero tutti in posizione di attacco, lasciando come le regole della strada imponevano l’iniziativa a M. M inizio’ subito con la sua arma preferita e piu’ letale: lo Sguardo Depresso. Strinse i suoi occhioni azzuri e gelidi e casto’ l’incantesimo, il primo hiphop breakers cerco’ di difendersi con un controincantesimo del $ flow, contrastando l’ondata di depressione con l’illusione del facile guadagno, ma senza riuscirci. Si dovette sedere per sopportare l’ondata di depressione, M ne approfitto per smontargli i denti (tra cui uno con un finto diamante e uno ricoperto da stagnola) con un calcione, che lo lascio’ tramortito. Fu il momento del secondo breaker, che inizio’ a castare un Yo maligno, l’idea era di risultarle simpatetico per poi corromperla, ma M , che si aspettava questa prevedibile mossa, ribatte’ con un Sexy Dark look +1, facendo salire al secondo poveretto un’arrapo di quelli che stanno a meta’ strada tra il desiderio del proibito e il sadomasochismo spinto: la successiva erezione lo privo’ del sangue al cervello, riducendolo in uno stato catatonico immediato, e lasciandolo steso sul terreno in seguito al pugno di M che segui’ l’incantesimo.
A quel punto, con due compagni down e le batterie in via di esaurimento, il terzo ebbe un momento di indecisione; poi ci ripenso’ e decise che non avrebbe potuto tollerare una fuga dinnanzi ad una dark ed attacco’ con un classico e molto gangsta pugnazzo sul naso. M era esile e veloce, schivo’ e si stacco’ dal collo la croce ansata, con la quale colpi’ alla testa , lasciandolo dolorante a terra.
Riprese la sua borsa, guardo’ con disprezzo i tre rantolanti a terra ed in segno di sfida e sfreggio, prima li marchio’ con lo spray, cambio’ la tag che stavano disegnando e la modifico’ con la sua, poi tolse la cassetta dal loro stereo e la rimpiazzo’ con una che aveva con se. Magicamente la musica che usci’ non era piu’ distorta, e camminando verso il crepuscolo si lascio’ alle spalle la musica dei The Cure di ‘drowing man’.

M vagava spesso per il suo quartiere, nonostante la continua minaccia degli hiphop breakers, ma amava quel senso di desolazione che il quartiere riusciva a trasmetterle, era cosi’ in linea con il suo umore e la visione del mondo che non riusciva a farne a meno. La notte andava sopra l’antenna televisiva che dominava il quartiere e gettava sguardi depressi e profondamente delusi sul panorama che vedeva, ma allo stesso tempo veniva rafforzata da quella visione deprimente. La citta’ era sotto il controllo hiphop breakers, era una lotta impari ed impossibile, ma lei resistava come tutte le principesse dark che si rispettino.
Scese dall’antenna e si avvio’ verso casa, sarebbe stata una bella passeggiata, incominciava a piovere.
Dopo pochi chilometri, pero’, si accorse che qualcosa non era normale: la strada era deserta, al solito, ma le luci dei palazzi erano tutte spente, il vento aveva cessato di soffiare e la strada era completamente silenziosa. D’un tratto , la terra comincio’ a tremare, alcune luci si incominciarono ad intravedere da una traversa, e un passo ritmato risuono’ sempre piu’ forte dalla direzione delle luci. M si nascose dietro ad una macchina, ed aspetto’ di capire cosa stesse succendedo prima di decidere cosa fare. Ci volle poco: un’esercito di hiphop brakes stava marciando in assetto da guerra, alle loro spalle il carrarmato formato da un tir con impianto stereo superprofessionale, musica oltre i db consentini nelle vicinanze degli aeroporti, luci strobo e zoccole varie a fare da contorno. Sembravano in caccia, sembrava che cercassero qualcuno. M ebbe paura. Aspetto’ che le luci strobo non illuminassero la sua posizione, poi si getto’ verso un vicolo, poi ne prese un’altro ed un’altro ancora. Controllo’ di non essere stata seguita, poi si rilassso’ e cerco’ di capire dove fosse finita. Era in una zona del quartiere che non conosceva, anche se le sembrava impossibile, una zona strana, una zona che sembrava avere qualche colore in piu’ del resto dell’area, ma erano colori scuri, tetri ma piu’ netti del solito. Piu’ si addentrava in quelle viuzze , piu’ sentiva un suono inizialmente sottile diventare forte e definito, un suono una canzone che era radicalmente divera nelle ritmiche e negli strumenti dalla merda vomitata inmaniera ossessiva dalle casse del camion che portava in giro l’esercito degli hip hop breakers.


Seguendo la fonte del suono, svolto’ un paio di volte fino ad arrivare ad un vicolo timidamente illuminato ma con in fondo un chiarore piu’ forte, emanato probabilmente da un negozio che rimeva dietro l’angolo. Con cautela si avvicino’, la musica era chiaramente Metal, aveva riconosciuto la canzone, ma continuava a non capire chi poteva osare cosi’ tanto con tutti i breakers che erano giro, osare di tenere la musica a tale assordante volume. Lo scopri’ ben presto: un ragazzo muscoloso, con i neri capelli lunghi e riccioluti stava di fronte ad un enorme graffiti, su cui stava lavorando, mentre uno stereo scalcinato pompava le energetiche chitarre di un riff spaventoso e violento contro il muro del suono. M rimase affascinata e non riusci’ a muoversi. Il ragazzo era bellissimo, vederlo lavorare era bellissimo, tutto intento a finire il suo dipinto e concentrato nel suo lavoro come se fosse la cosa piu’ importante del mondo. Il dipinto raffigurava una scena infernale con tutti i demoni sorpresi dall’apparizzione di una bellissima donna. I dettagli che era riuscito a disegnare con la bomboletta erano incredibili, le facce distorte dei demoni perfette, l’inferno stesso, sembrava fosse stato fotografato. Dopo dieci o piu’ minuti il ragazzo disse
“puoi venire fuori da li, piccola principessa dark”
M fu chiaramente colta di sorpresa, ma non pote’ fare a meno di seguire l’invito e si presento’ davanti a lui. Si guardarono negli occhi, entrambe di un blu profondo e si sorrisero. M si trovo’ incapace di sostenere lo sguardo, e lo rivolse al dipinto.
“ non hai paura degli hiphop breakers? Se sapessero che stai taggano il loro quartiere in questa maniera si vendicherebbero in maniera crudele e micidiale”
“ gli hiphop breakers sono degli smidollati che non sanno nulla di graffiti, ne di musica o di buon gusto nel vestire. Non mi fanno paura”
“ ma sono in tanti”
“ la quantita’ non conta. E’ la potenza che fa la differenza” disse ilragazzo con un luccichio negli occhi.
“perche; mi hai chiamata principessa dark?” chiese M
“non e’ forse vero? “
“ e come lo sai?”
la gardo’ negli occhi e disse “che importa come lo so? Ci sono magie che non conosci, piccola principessa , magie che non si appoggiano alla forza del dark,ma che attingono ad altre energie. Magie che possono spezzare in due qualsiasi esercito di mentecatti breakers, magie che possono aprire il celo , ma anche magie che permettono di vedere nella notte e chi nella notte brilla come una principessa.” Disse accompagnando l’ultima parola con un cenno della testa rivolto verso di M.

M, forse per la prima volta nella vita, arrossi’. Cercando una scappatoia, guardo’ di nuovo il graffiti “ manca la faccia, al tuo angelo”
“ancora non l’ho trovato, l’angelo che voglio disegnare...”
prima che potesse finire la frase, fu interrotto da un forte rumore proveniente da dietro di loro. Il ragazzo si mise davanti ad M per farle scudo mentre dalla strada che aveva seguito anche lei sbucarono quattro hiphop breakers tutti carichi e pieni di catenoni d’oro massiccio.
‘bene, bene, abbiamo trovato due piccioncini,e che piccioncini:il famoso ribelle e quella puttana dark”
senza dire una parola, il ragazzo prese una chitarra che aveva vicino allo stereo, con violenza inaudita stacco’ un accordo che quasi fisicamente si formo’ dallo strumento, per veleggiare lentamente verso il gruppo di brakers. Appena li raggiunse, furono scagliati venti metri indietro andando a sbattere contro un bidone della spazzatura, degna fine di siffati individui. Il ragazzo ripose la chitarra nella custodia, e come se non fosse successo nulla riprese a disegnare con lo spray.
“vai a casa, potrebbero arrivarne altri, stasera e’ caccia grossa”
“stanno cercando te?” chiese M
la guardo, e sorrise rispondendo senza rispondere.
M prese la sua roba e fece per andarsene, poi si giro’ per salutare e il ragazzo la precedette: “ se vuoi, domani sera, puoi ripassare di qua” disse tirandogli una audiocassetta.” Segui le note della seconda canzone partendo dalla strada principale, ti guideranno qui. Vorrei che posassi per me, piccola principessa dark”
M sorrise, annui e se ne ando’ verso casa.

Il giorno dopo, si sentiva strana e guardava l’orologio con inistenza, maledicendo la lentezza con cui si muoveva verso l’ora dell’appuntamento. Decise di uscire prima, voleva controllare la situazione e verificare se c’erano state conseguenze alla retata di ieri sera. La situazione sembrava normale sotto casa sua e nessun hiphop breakers era in vista. Si incammino’ verso la strada principale, decisa ad arrivare al piu’ presto e cercando di evitare ogni scontro inutile. Fu costretta a lasciare a terra un paio di giovani breakers, manco la barba avevano e non sapevano le parole delle canzoni a memoria. Furono devastati da una magia minore, una Romantic Curse reversed che li fece innamorare perdutamente l’uno dell’altro con la convinzione che non fossero corrisposti. Li lascio’ struggersi mentre con lo spray taggo’ un muro li vicino , per poi proseguire verso la sua destinazione.
Raggiungse la strada principale, si mise le cuffie con la musicassetta che il ragazzo le aveva dato e incomincio’ ad incamminarsi. Seguendo il ritmo, fu portata a girare a destra e a sinistra sei o sette volte, e all’ottava svolta rivide il vicolo in cui ieri gli hip hop breakers erano stato sbattuti contro il muro dall’accordo del ragazzo ribelle. Non c’era piu’ nessuna traccia di loro. Con cautela si avvicino, delusa dal non sentire nessuna nota provenire dal luogo dove era stato dipinto il graffiti. Poi arrivo’ a svoltare l’angolo, si affaccio’ e cio’ che vide le fece avere un colpo al suo cuore sanguinante:il ragazzo non c’era ed il dipinto era stato imbrattato. L’inferno si era riempito di ballerine discinte, il diavolo aveva gli occhiali da sole ed uno sciantoso abito bianco, e l’angelo che dominava il centro del dipinto era stato rimpiazzato da una negra tettona che mostrava orgogliosa quanto riuscisse a divaricare le cosce.
M si scopri’ disperata. Incomincio’ a cercare, ma non c’era una traccia che potesse svelarle la sorte del ragazzo. Guardo’ dentro ogni bidone, dietro ogni porta, ma niente. Fu solo il cigolio improvviso che apparse alle sue spalle ad interromperla: era Jones il matto col suo carrello della spesa , li dentro c’erano tutto cio’ che possedeva. Jones viveva in strada, e sebbene suonasse antiche canzoni folk a piacimento senza rispettare il coprifuoco imposto dai breakers, non era mai stato toccato da nessuno, tutti quanti sembravano rispettare quel vecchio matto, che biascicava parole incomprensibili seguite da melodie lenti e ripetitive. Si diceva in giro che fosse un grande mago Folk in rovina, e sebbene nessuno lo avesse mai visto castare nulla, era comunque lasciato in pace la maggior parte del tempo
“ e cosi’ la principessa dark e’ in cerca del suo principe metal, eh?”
“sai dove lo posso trovare?”
“ ero qui quando sono venuti a prenderlo. C’era il grande MC in persona, e’stato uno scontro impressionante. Almeno trecento breakers sono arrivati seguendo il loro capo, che ha colto di sorpresa il ragazzo con un incantesimo sonico molto difficile, e’ riuscito a dire 1000 parole in un minuto, il ragazzo non ha retto a tanto, ed e’ svenuto. L’hanno portato via, non so dove”
“come lo posso trovare?” chiese M
“ trovare? Ragazzina, alcuni breakers sono potentissimi, hanno accesso a livelli di potere che non riesci ad immaginare. Controllano il mondo, cosa pensi? Secondo te la spazzatura che cantano avrebbe un qualche tipo di successo se la gente non fosse sotto uno dei piu’ potenti incantesimi mai castati? L’MC di questo quartiere e’ molto potente, e so che ha castato un’incantesimo di protezione per nascondere il luogo di prigionia del ragazzo anche alle magie antiche quali la mia. Non hai speranza.”
“ci deve essere un modo per rompere l’incantesimo!” disse in lacrime M
jones si gratto gli unti capelli, quasi come stesse pensando.
“in realta’ ci sarebbe,ma e’ pericoloso, e molto difficile”
“dimmi cosa devo fare”
Jones sorrise e rispose “il quartiere e’ stato invaso dalle tag dei breakers, ma le tag non sono meri segnali per glorificare la propria presenza nel posto, ma sono vere e proprie rune magiche. Alcune di queste fanno parte dell’incantesimo di Protezione , se vuoi avere qualche speranza di interrompere la magia, devi disegnare un contro incantesimo sopra ogni runa”
“ma come faccio a distinguere le tag runiche da quelle normali?”
“non si puo’, quindi dovrai ritaggarle tutte”
“ma e’ impossibile!!!!!!” urlo’ M.
“no, non e’ impossibile, e’ difficile. Ma e’ l’unico metodo. Addio piccola principessa Dark, ti aspetta un percorso lungo e irto di difficolta’. Abbi fede nella tua magia, sii convinta e decisa. La tua tragica storia d’amore potrebbe un giorno tramutarsi in realta’”
M rimase immobile mentre Jones accompagnava il suo carrello verso una strada lontana. Non aveva molta scelta. Prese lo spray dalla borsa ed incomincio’ la sua missione.