il firewall era ogni giorno piu' difficile da bucare. praticamente la prima
cosa che si faceva una volta al di fuori della rete interna era quella di andare
a recuperre le informazioni piu' aggiornate per riuscire a ribucare il firewall
la volta dopo.
c'era chi si era ingegnato costruendo minireti wireless crittografate a 128 bit,
che erano si quasi impenetrabili, ma facilmente ritracciabili. infatti l'hub
veniva spostato ogni sera o piu' volte durante la stessa serata. l'importante
era tenere la rete attiva, e tenerla il piu' possibile segreta.
ovviamente una parte del gruppo si occupava di masterizzare archivi segreti su
media rimuovibili che venivano distribuiti fisicamente alle varie cellule, che
le immettevano in rete tramite le wireless private.copie dei documenti, spesso
gli originali ed i negativi per dimostrarne l'autenticita' , venivano dati a
stranieri collaborazionisti, che portavano fuori dal paese le informazioni ed i
documenti, vista la maggiore facilita' di passare alle dogane e ai controlli
degli aeroporti.
prima di iniziare il collegamento, faceva i cinque esercizi, come ogni sera ed
ogni mattina, anche se gli mancava la pratica degli esercizi in gruppo e
all'aria aperta, ma ovviamente era troppo pericoloso, avevano smesso non appena
la polizia governativa aveva fatto un rastrellamento del suo gruppo e messo in
carcere quattro maestri. non ne avevano saputo piu' nulla.
Jin entro' in rete, finalmente al di fuori del firewall. aveva poco tempo,
massimo mezz'ora, poi se voleva mantenere la sicurezza del suo hot spot e
ritrasmettere le informazioni, doveva scollegarsi. la prassi prevedeva che si
aspettasse piu' di due ore prima di iniziare a ridistribuire il materiale. il
suo qi era alto, cosi' come il suo posto nel falun gong, si occupava lei della
ricerca del materiale in rete, consultando una lista precisa e sequenziale ben
studiata che le veniva procurata dagli altri praticanti e che veniva decisa in
riunioni virtuali settimanali (superprotette anch'esse);l'upload era
sconsigliato, e in genere si cercava di evitarlo a meno di necessita' urgenti.
lesse del sit in che andava avanti da due anni in canada, anche se non era nella
lista dei siti da consultare, ma era importante per lei sapere che tanta gente
fosse cosi' decisa a portare avanti la causa, per la loro liberta'.
tante volte aveva pensato di andarsene, ma la sua guerra lei la voleva vincere a
casa. era inammissibile che una cosa nata in cina, che aveva addirittura
ricevuto il supporto del governo cinese, fosse ridotta alla clandestinita', alla
paura, ad essere umiliata e declassata al livello di sette sataniche. ma nessuna
setta satanica al mondo ha cento milioni di fedeli e praticanti.
scarico' i file che doveva, tenendo d'occhio l'orologio, poi allo scattare del
trentesimo minuto, fini' il download e stacco' la connessione.
ringrazio' il maestro Li e spense il computer.
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la notizia dell'arresto di Lung la sconvolse e per poco non scoppio' in lacrime.
dovette trattenersi di fronte al giornalaio, per poi scappare e rifugiarsi in
una viuzza laterale. Lung era stato il suo maestro, un uomo mite dotato di una
grazia infinita. tante persone avevano appreso i primi passi da lui. era il suo
modello e saperlo nelle mani dell apolizia governativa era qualcosa di
intollerabile. tuttavia, represse la sua rabbia, riacquisto' la calma e penso' a
quello che stavano preparando. l'avrebbero liberato, li avrebbero liberati
tutti. due anni di lavoro , meditazione, pianificazione stavano per giungere al
loro culmine, l'evento che avrebbe cambiato tutto, per sempre.
torno' a casa, leggendo nella via gli articoli infamanti, la stampa continuava
imperterrita il suo ruolo di lacche' del governo senza coscenza, senza rendersi
conto di quello che stava succedendo. tanto meglio, sarebbero stati colti ancora
di piu' di sorpresa. tutti quanti.
si collegho' seguendo la solita procedura, anche se adesso eora diventato quasi
impossibile collegarsi, di fatto la rete internet interna era una intranet
governativa,chi voleva fare affari in china doveva avere siti su server cinesi.
il cappio attorno agli internauti era cosi' ristretto che fu calcolato che il
governo perdeva miliardi di dollari all'anno per mancate transazioni dovute alle
restrizioni del firewall. ma al governo andava bene, sembrava non aver alcuna
alternativa.
tuttavia, i buchi nei sistemi esistono sempre, anche se di fatto la connessione
con cui riusciva a collegarsi era un ponte radio fisico di centinaia di utenti
che ad orario stabilito accendevano i loro microripetitori. era lento, ma
funzionava.
entro' nel sito che raccoglieva le informazioni per il Grande Evento, il giorno
in cui tutto sarebbe cambiato. noto' che la data era confermata, il movimento
mobilitato. sorrise e spense tutto.
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era il capodanno cinese, presto l'anno del topo sarebbe iniziato, lasciandosi
alle spalle un'anno del maiale che era stato devastante per il falung gong.
migliaia di arresti, restrizioni, limitazioni della liberta'. quella sera tutto
sarebbe cambiato.
mancava poco tempo alla mezzanotte e Jin inizio' a prepararsi. si tolse i
vestiti, si mise la fascia rossa attorno ai capelli, fece gli esercizi,e appena
finito, guardo' l'orologio. mancavano cinque minuti. fuori faceva freddo ma non
importava. assieme a lei avrebbe avuto il calore di dieci milioni di fratelli,
tutti riuniti per la marcia nuda che, era sicura, avrebbe cambiato la storia
della cina per sempre.